Perchè Obama l’imperialista


E infine occorreva un post in cui affrontare la questione considerato che pare non sia evidente il perché una comunista come me possa caldeggiare l’elezione di un imperialista come Obama.

Notare la terminologia, prego.

Che Obama sia un imperialista mi piacerebbe fosse cosa acquisita, ma se per qualcuno non lo è gli consiglierei di chiedersi come mai sia candidato alla più alta carica degli Stati Uniti d’America ed abbia qualche probabilità di vincerle le elezioni… se poi volesse approfondire consiglio di leggere il libro pamphlet “L’audacia della speranza” in cui il sogno più bello è potenziare l’esercito a discapito dei super armamenti e cominciare una colonizzazione armata dei territori strategicamente importanti…

Allora perché? Magari perché Obama prescinde da se stesso da un lato e non può prescindere da se stesso dall’altro…

L’elezione di un afroamericano a presidente degli Stati Uniti d’America significherebbe qualcosa anche se il candidato fosse iscritto al partito repubblicano, è come la prima donna che è andata a votare, è l’esercizio di un diritto acquisito. E’ acquisito che possa diventarlo, ma non scontato, ci sono resistenze culturali di non poco peso.

Non si prescinde dal proprio vissuto, dall’essere il prodotto dell’incontro di due culture diverse, nel suo caso persino con innesti successivi, dall’avere metà famiglia in un continente e l’altra metà in un altro. L’appartenenza credo sia uno dei problemi maggiori di Obama uomo che diventando presidente degli Stati Uniti dice a tutto il mondo: io sono americano. E lo dice a se stesso. E lo dice alla sua famiglia africana a cui dovrà pur dire qualcos’altro se divenisse presidente.

Obama è un liberal, democratico, col pallino del riportare gli Stati Uniti all’antica grandezza, con l’idea che insomma se gli africani sono nella merda qualche responsabilità se la devono assumere, non è sempre tutta colpa degli altri… ma magari se si finisse di sostenere le dittature…

In quanto democratica non c’è conflitto, ovvio, il conflitto viene dal mio essere comunista e per definizione antimperialista.

Vero. Ma ci sono implicazioni diverse in gioco, non è il confronto tra due fattori diversi, è la mutazione di uno dei due elementi in gioco, l’elezione di Obama apre a nuovi scenari, conferisce nuove regole al gioco: la perdita del potere assoluto della comunità bianca… nuova era ma non quella che i newagini si aspettavano e se c’è da fare un dispetto ai newagini… io son la prima!

Fine della prima era, è il momento dei nuovi arrivati, degli schiavi emancipati, dei popoli oppressi. E questo a me comunista e femminista non può che riempire di speranza ed emozione!

 

… ehm… se non vi eravate accorti che questo blog è di una comunista femminista (cattolica part time) state messi male.

… Invece se vi chiedete come si possa conciliare l’essere comunista con l’essere femminista con l’essere cattolica state messi bene e, se trovate la soluzione, vi prego di comunicarmela!

6 commenti »

  1. Claudio said

    Bello, è una riflessione intelligente e spiritosa.

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  2. tasti said

    @Claudio… benvenuto e… grazie!
    😉

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  3. Sono d’accordo con te specialmente quando affermi: “l’elezione di Obama apre a nuovi scenari, conferisce nuove regole al gioco” E’ una mia speranza…
    Riguardo al tuo essere femminista comunista penso che anche un cieco lo avrebbe capito…io sì per questo mi sei simpatica…ciao buona domenica giò
    P.S Ho cambiato piattaforma, se vuoi mi trovi qui:
    http://farfallaleggera2.blogspot.com/

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  4. demone said

    Eppure, ma magari mi sbaglio, non credo che Obama rappresenti una così netta rottura con il passato e con le lobby che fanno la politica negli USA. E non credo neppure che rappresenti quella parte dell’elettorato non presente nelle istituzioni.
    Resta una novità, un segno dei tempi, ma tra democratici e repubblicani, l’America non si sposta mai più di tanto.

    Una cosa non ho capito… cosa c’è di incompatibile nell’essere comunista, femminista e cattolica?
    Ci sono cattolici con l’harem, comunisti con lo yacht, e pseudo-femministe che fanno il ministro, e tu… e tu ti preoccupi di non poter tenere assieme le tre cose?

    e mi raccomando non latitare troppo…

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  5. tasti said

    @Farfallaleggera… sempre un piacere leggerti e mi dispiace non avere tempo per venire a trovarti più spesso… ovunque tu sia
    😉
    e … continuo a proporre di sposare cittadini statunitensi per poter votare Obama…
    😀

    @Demone… No, nessuna rottura con il passato politico e non rappresenta le quote di non rappresentati, hai perfettamente ragione e per questo motivo l’ho chiamato col suo nome: imperialista.
    Però è un afroamericano, padre Keniota e una splendida madre outsider.
    Non può prescindere dal suo non essere statunitense: non lo sono le sue radici, è un dato di fatto, le sue sono splendide radici intrecciate di storie di popoli diversi.
    In effetti l’America si sposterebbe se Obama venisse eletto, dopo sarà gioco forza avere altro baricentro…

    Sulla incompatibilità dell’essere comunista e femminista e cattolica ne avrei da dire (anzi: ci faccio un post!)

    ti abbraccio forte,
    tasti latitanti
    :mrgreen:

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  6. […] femminista e … cattolicaaaa???? Demone (nel post precedente) fa notare […]

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