Agrigento: il Presidente D’Orsi scrive….


… e comunica alle famiglie dei ragazzi ciechi e sordi che presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico sono disponibili i moduli per la scelta delle cooperative a cui affidarsi e le relative carte servizi.
Il Presidente raccomanda caldamente di leggere, tutte, una per una, ché la scelta della cooperativa deve essere un atto responsabile del genitore.
Io ho provato a leggerle tutte e confesso… non ci sono riuscita. Non solo perché si tratta di una lunga lettura (sono 4 tipologie di servizi, un centinaio di carte servizi) ma anche perché su qualcuna mi sono soffermata.
Non certo su quelle prive di servizi migliorativi, ché ci perdi giusto il tempo di aprire il link verificare il niente e ritornare all’elenco.
Per alcune ho perso tempo per riconoscere mentalmente l’intelligenza di chi gestisce la cooperativa, intelligenza che ha fatto optare per dei servizi migliorativi ovvi e indispensabili: aumentare le ore previste dal bando per il servizio. Cioè: la Provincia ti paga l’assistente per due ore pomeridiane? noi ti diamo un paio d’ore gratis. La Provincia ha diminuito le ore per il lavoro dei componenti dell’équipe multidisciplinare? No problem, idem come sopra e ti restituiamo le ore tolte. Essendo un operatrice del settore mi chiedo come abbiano preso le operatrici colleghe tale scelta… magari le cooperative pagano di tasca loro… non ci crede nessuno? Nemmeno io. Più facile che ci sia un “volontariamente costrette”.
Sempre nell’ambito dell’intelligente la trovata di un ente che si fa approvare un bando di servizio civile in cui include il servizio migliorativo che fornirà per il servizio di assistenza domiciliare. La classe non è acqua.

I pasticcioni ci sono sempre e i copia incolla finiscono male, per cui qualche servizio di logopedia e psicologia si avvale di una intera équipe che si recherà al domicilio dell’utente presso cui si garantisce il trasporto  mentre qualcun altro quello ha e quello offre: 
-supporto per l’igiene personale e periodica pulizia completa dell’alloggio;
-aiuto per la preparazione e somministrazione dei pasti;
-lavaggio e stiratura della biancheria;
-supporto per la pulizia e l’igiene dell’alloggio;
che se si parla del servizio di assistenza igenico familiare alla persona va ben pure, sempre meglio assicurarsi ordine e pulizia sul posto di lavoro, ma se parliamo di assistenza a ciechi e sordi… allora giocate sporco: se i genitori leggessero davvero le carte servizi è ovvio che sarebbe questa la scelta: chi diavolo rinuncerebbe a un anno di pulizie gratuite assicurate? colf gratis a go-go ad Agrigento e Provincia per le famiglie dei disabili sensoriali!
Infine le ambigue, su quelle ho dovuto soffermarmi per capire se capivo, tipo “previa richiesta da parte degli utenti si offre la possibilita di fruire di un numero di sedute logopediche pari a quelle effettuate privatamente ma fino a un massimo di 2 sedute mensili”… significa che chi non fa logopedia a pagamento non riceve logopedia o capisco male? Cioè se paghi ti offro altre sedute, se non paghi nisba, fatti tuoi, si vede che non ne hai necessità.

Le emerite ci sono, non è un disastro, anzi, alcune sono davvero costruite con il criterio di chi opera seriamente da anni e ha maturato competenze e mette a disposizione rete territoriali e solidarietà importanti, se così non fosse sarebbe davvero solo da ridere. O da piangere, fate voi.

Per gli addetti ai lavori:
Ovviamente, perché all’ovvio non c’è mai fine… gliene frega niente a nessuno delle assistenti alla comunicazione? e se potessi avere spiegazioni… chi mi spiaga che cosa significa “assistente alla comunicazione esperta in LIS” (Lingua Italiana dei Segni)? Sarebbe un interprete della Lingua dei Segni? No, altrimenti avrebbero scritto Interprete LIS. Ci sono assistenti alla comunicazione per sordi che non conoscono la LIS? E quindi… che assistenti alla comunicazione sono quelle assistenti alla comunicazione per sordi che non sono esperte nella lingua dei segni? Mha, misteri delle Carte dei servizi.

Chissà se il Presidente D’Orsi ha seguito il suo stesso consiglio e se le è lette…

2 commenti »

  1. forse per assistente alla comunicazione esperta in lis intendono chi sa segnare ma non ha ancora attestato per potersi definire interprete, non lo so, so solo che condivido parecchio quanto scritto qui: il caos nell’informazione aiuta molto chi alla fine vive di parole .. e di fondi destinati ai disabili.
    i fatti li realizziamo in pochi (leggi qui http://lauraffaeli.blogspot.com/2010/11/cieca-e-diversa-realta.html ).
    ricordo che agrigento si prese anche il merito di aver organizzato il primo concerto per sordi, mentre la mia associazione (non sostenuta da nessuno ovviamente ma con un bel curriculum di eventi concreti e realizzati grazie al VOLONTARIATO e all’impegno ONESTO) di concerti per tutti, sordi compresi, ne aveva già fatti ben due, il primo in assoluto in europa e poi il secondo.
    idem per i disabili visivi, come me, per i quali sono riuscita ad ottenere il primo festival accessibile (sottotitoli e audiodescrizioni) nel 2009 col romafictionfest, anche l’edizione di quest’anno e al momento siamo al festival internazionale del film di roma per la prima volta accessibile anch’esso (grazie a blindsight project, la onlus che presiedo ed ho fondato).
    dico questo perché noi siamo fuori dal tour delle carte servizi, dei business, dal lucro e via dicendo, insomma non siamo una casta, né una setta o corporazione, di quelle con tante sedi e tanto personale che dovrebbe lavorare.
    se in italia nessuno conosce i ciechi e i sordi come me, o non conosce la legge sul cane guida e non capisce perché qualcuno muove le mani con un sordo, forse qualcuno finora non ha speso bene i milioni di euro che arrivano ogni anno per i disabili sensoriali: da 4 anni sono costretta ad informare tutti per sopravvivere nel mondo dei “normo” e mi sono dovuta aprire una onlus per essere tutelata da qualcuno.
    Laura Raffaeli (presidente Blindsight Project)

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  2. tasti said

    @Laura… benvenuta. Sono stata in giro da te e di cose da leggere e da cui prendere spunto per riflettere ce n’è. Purtroppo il mondo dei “disabili” non è altro dal mondo degli “abili”, siamo sullo stesso pianeta e siamo esseri umani e quindi… capaci di usare qualunque cosa per opportunismi ed egoismi di varia natura: chi vuole il potere, chi vuole il denaro, chi vuole essere risarcito da un destino crudele.
    sulle associazioni storiche credo che qualche merito vada loro dato, seppure sono ormai passato, vecchie logiche assistenziali, buone per disabili che avevano raggiunto un incredibile traguardo con il riconoscimento delle pensioni e gli incontri per le tombolate tutti insieme. Largo ai giovani che vogliono, pretendono di vivere. In un mondo che non è né a misura dei disabili né a misura di essere umano.

    sull’assistente alla comunicazione mi spiego meglio: l’assistente alla comunicazione per sordi è necessariamente esperta nella lingua dei segni altrimenti non è un assistente alla comunicazione per sordi. Se si vuol dire che è un interprete della lingua dei segni occore chiamarla interprete della lingua dei segni, che è figura diversa, con competenze diverse e titoli di formazione diversi da quelli dell’assistente alla comunicazione.

    Verrò presto ad approfondire la conoscenza,
    per il momento un grande abbraccio e BRAVA! per tutto quello che fai.

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