Aderenze post-operatorie… sempre di più, sempre più soli.


Le aderenze post-operatorie sono tanto frequenti quanto sconosciute ai più. Negli studi ufficiali si dice che sono sconosciute persino nell’ambito in cui vengono generate, la chirurgia,  e questo non è per niente tranquillizzante. Perché la prima cura per le aderenze post-chirurgiche è… la prevenzione e se non sai cosa siano è abbastanza difficile informare e fare prevenzione.

Nella mia famiglia sono già due le donne colpite e ricolpite, dal numero di ricerche e dai commenti che continuano ad arrivare da un post che scrissi nel 2008, quando purtroppo ne venni a conoscenza, darei per certo due dati:  1.chi soffre di aderenze post operatorie è abbandonato a sé stesso. 2. viene preso in carico solo ed esclusivamente quando si deve tornare in sala operatoria (sempre che si abbia la fortuna di arrivarci, in sala operatoria)

Da una occhiata su PubMed  risultano al momento attivi un paio di studi sull’effetto che alcuni farmaci potrebbero avere sulla riduzione delle aderenze in pazienti già colpiti, studi che attualmente vengono eseguiti sui ratti. In particolare si studiano gli effetti di alcuni farmaci che inibiscono la formazione di fibroblasti, cellule che normalmente producono collagene.  Sui ratti, mi raccomando, non mettiamoci a giocare ai piccoli scienziati deficienti… ed anche sui ratti avrei da ridire, ma il post non è questo (chiedo scusa ai ratti).

Mentre può essere d’aiuto sapere che esiste un sito dedicato http://www.adhesions.org/

Ovviamente mi attengo alla validazione HonCode, si tratta di una certificazione rilasciata a quei siti che sono a carattere medico e fanno informazione medica seria e controllata. Ne esistono altri, sempre in lingua inglese e lontani dall’Europa, ma non hanno la suddetta validazione.

Cosa sono le Aderenze? Due tessuti che si incollano tra loro. Due tessuti che normalmente devono stare separati… si sigillano.

Pare che per alcuni interventi la possibilità di incorrere nelle aderenze sia quasi l’80%… a meno che il paziente e il chirurgo non mettano in atto qualunque cosa possa essere utile alla prevenzione. E pare (pettegolezzi nella comunità scientifica)  che l’alta incidenza sia dovuta all’ignoranza della comunità scientifica.

Una cosa sola da aggiungere… quello che più lamentano le persone colpite da aderenze è la solitudine, la sensazione di non essere aiutati da nessuno, di dover sempre attendere che il dolore (spesso cronico) arrivi ad una soglia tale di farli prendere in considerazione dai loro medici. Quindi… se conoscete qualcuno che ha questa sconosciuta e diffusissima malattia… ascoltatelo, non lasciatelo solo, non appare malato ma lo è. E se fisicamente non possiamo far nulla, oltre ad informarci ed informare, psicologicamente possiamo dare un grande aiuto non sminuendo, non facendo spallucce, credendo che quella che sta vivendo è una situazione fortemente invalidante e destabilizzante.

Ovviamente si potrebbero dire due parole sul fatto che non vengano riconosciute come malattie derivate da interventi chirurgici… ma, come stradetto, questa diffusissima complicanza post operatoria non appare conosciuta da nessuno se non da chi se la porta addosso.

Altre due piccole note:

1. «Quando si informano i pazienti su rischi e benefici dell’intervento, bisognerebbe dire che esistono “adiuvanti” antiaderenziali, sicuri, privi di effetti collaterali e in grado di ridurre il rischio di simili complicanze» La Stampa 2008

2. Se al momento dell’intervento non sono state messe in atto tutte le precauzioni specifiche per evitare la formazione di aderenze, non siete stati informati su questa possibilità, non siete stati monitorati dopo l’operazione per osservare l’eventuale comparsa… potete procedere legalmente.  Aderenze, S. Landi pag. 28-29

14 commenti »

  1. Pina said

    Salve sn la sorella di una splendida ragazza operata dalla nascita e riaperta a distanza di anni x il tremendo problema di aderenza intestinali che le causanoocclusione! N sappiamo piu a chi rivolgercisiamo disposti a tutto anche di andare a colloquio e visita all estero!si vive sempre kn l ansia ke ti assale….vi prego ascoltate il grido disperato di una sorella e madre! Grazie

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  2. Pina said

    Tra l altro la ragazza e stata riaperta altre tre volte x l okklusione maledetta….e sabato un altro episodio risoltosi kn korsa in osp e flebo,…..n e possibile ke n ci sia una cura!x qlk notizia vi prego contattatemi a pinaa@libero.it

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  3. tasti said

    @pina cara, copio i tuoi messaggi in un altra pagina dove ci sono decine di messaggi di persone che cercano e possono dare qualche piccolo aiuto … clicca questo collegamento per arrivarci: https://tasti.wordpress.com/2008/08/04/aderenze-post-chirurgiche/

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  4. rosaria said

    ciao ho 41 anni nel 2006 è nel 2009 ebbi due interventi di endometriosi all’ovaio destro per ben 2 volte con estrazioni di fibromi circa 8 fibromi , da qualche anno soffro di aderenze per non parlare del fatto che circa 5 o 6 anni circa dopo gli interventi non sono mai riuscita ad uscire incinta pur facendo 3 ics…….mi piacerebbe sapere come posso fare per riddurre il dolore delle aderenze non le sopporto più anche oggi è un dolore continuo e mi sento molto giù……………………aiutooooooo. grazie.

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  5. tasti said

    ciao Rosaria,
    se hai già visto nell’altro post

    Aderenze post chirurgiche


    sono molte le donne e gli uomini che cercano soluzioni e, mi spiace dirlo… ad oggi nessuno è riuscito a darci un consiglio valido 😦 perché ogni caso è un caso a sé e l’unica cosa che funziona è… trovare un medico, un centro che sappia seguirti bene. Di che zona d’Italia sei?

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  6. Max said

    per le aderenze non c’è nessun farmaco validato internazionalmente, sono processi ripartivi del peritoneo del tutto naturali e che si verificano in tutti gli interventi sul peritoneo (cavità che accoglie gli organi) sono come la colla super attack che si appiccica sulle dita, più apri il peritoneo più si formano aderenze, non esistono presidi medici validi, gli studi hanno mostrato a distanza di anni che si formano cmq una certa quantita di aderenze, anche con la laparoscopia ossia riducendo al minimo l’apertura della cavità addominale. C’è una predisposizione individuale nel formarle. E’ molto utile essere informati dal medico riguardo una dieta adatta a persone che presentano aderenze a rischio di occlusione. L’intervento è l’ultima spiaggia, ma più apri più c’è rischio che le aderenze diventino numerose e tenaci.

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  7. yogurt said

    yogurt

    Aderenze post-operatorie… sempre di più, sempre più soli. | alle sette

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  8. Lello said

    Mia moglie è stata operata di ernia discale e dopo 18 mesi dall’intervento ha subito una imporvvisa paralisi all’arto inferiore destro a seguito di un dolore lancinante alla schiena (all’altezza dell’intervento chirurgico). A seguito di tale paralisi è stata visitata da svariati medici e nessuno sa dirci la causa della paralisi, ma un paio di medici ci assicurano che ci sono delle aderenze che le causano mal di schiena come prima dell’operazione. Ora Vi chiedo se qualcuno conosce qualche metodo o medico che possa risolvere tale problema.

    Grazie in anticipo.

    Saluti
    Lello

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  9. morini olmo said

    Ciao a tutti io adotto la tecnica di scollamento manuale o con ausili sempre a livello della cute ed ho avuto risultati, trovate un un bravo fisio che sappia lavorare cicatrici ed aderenze più profonde .
    Ciao da Olmo

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  10. Rita Planu said

    Ciao io mi chiamo rita 22 anni fa ho fatto una donazione di rene a mia sorella è andato tutto bene grazie a Dio, purtroppo però adesso soffro di aderenze e soffro come un cane e non so cosa fare mi potete aiutare grazie

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  11. tasti said

    @Rita… ciao, purtroppo di aiuto ne possiamo dare poco, ancora oggi chi soffre di aderenze deve soprattutto avere fortuna… dvi imparare ad ascoltare il tuo corpo e capire quali alimenti eliminare, devi trovare un buon medico che ti prenda sul serio e informarti sui centri a te vicini in cui recarti in caso di urgenza. ci sono diversi gruppi su facebook, magari puoi dare un occhiata, sono pubblici. ti abbraccio e ti auguro buon natale, torna pure qui a dirmi come va, se ne hai voglia. baci.
    https://www.facebook.com/groups/1409175889406450/

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  12. vincenzo said

    Salve nel 2014 ho subito un intervento di tenorrafia 2 dito mano dx. Sono due anni che lotto per sconfiggere l’enorme aderenza che ho sul palmo della mano e chiusura del pollice e indice. Grazie mille per le informazioni

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  13. Dario said

    Sono stato operato x frattura scomposta tibia e perone, dopo infezione durata per quasi un anno ho fatto un secondo intervento x asportazione placca tibiale. Si è creata una aderenza nella parte cicatrizzata, sono tre anni che faccio terapie di tutti i tipi e non riesco a trovare una soluzione. Se avete un rimedio vi ringrazio.

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  14. Maria said

    Ho fatto un intervento alla schiena nel 2018 con la speranza fi non avere più dolori ,ma non è andata così si sono formate le aderenze alla colonna vertebrale ho sempre dolori. Non so più cosa fare vado avanti con antidolorifici,se qualcuno può aiutarmi e dire cosa posso fare .

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