Giu’ le mani dai BLOG


Ecco, adesso ci si deve organizzà e che nessuno faccia finta di niente.

 il Governo che ho sconsideratamente coontribuito a far governare ne ha combinata una di troppo:

banner realizzato da Diarioacido

(banner realizzato da Gianfalco – Diarioacido,

chiunque lo volesse utilizzare farebbe cosa gradita nel riconoscergliene l’ideazione)

 

Grazie ad Arya e Demone per il passaparola (non posso scrivere informazione o l’inguaio!):

disegno di legge 3 agosto 2007

Approvata dal Consiglio dei Ministri il 12 ottobre 2007….

Capo I Il prodotto e l’attività editoriale:

Art. 2 (Definizione del prodotto editoriale)

1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.

2. Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.

3. La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.

Art. 5  (Esercizio dell’attività editoriale)

1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative.

Art. 7  (Attività editoriale su internet)

1. L’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa. 2. Per le attività editoriali svolte su internet dai soggetti pubblici si considera responsabile colui che ha il compito di autorizzare la pubblicazione delle informazioni.

questo blog si avvale della sentenza della Corte di Cassazione n.27966 del 13 luglio 2007.

8 commenti »

  1. Arya said

    Ciao Tasti visto che hai citato la sentenza della Corte di Cassazione posso mandarli dirgli V*f**c***lo pure qui?
    quello che sta accadendo ricorda un periodo di buio e disgrazia intellettuale che pareva scordato! Reagiamo stavolta è troppo! 😀

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  2. […] N.d.R. Segui la discussione nella veronasphere: gianfalco, manaland, narko, pinkazz, dietnam, wilkie, ulysses, norge, fibi, jack luk, arcadia, scatterhead, angela. […]

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  3. […] dario salvelli silenzi justfrank gilioli terrorpilot gianfalco robie esseri in movimento geeketto tasti sentaTEmai arsenio bravuomo daniele salamina archidata ventottodicembreduemilatre segretidelpc […]

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  4. demone said

    Di questo passo ci toccherà creare una sottorete segreta e clandestina con comunicazioni cifrate e nomi in codice…
    Rischieremo giorno per giorno di essere beccati e di finire dentro per istigazione a deliquere e attività sovversiva…
    Una volta in carcere ci tortureranno per estorcerci confessioni fasulle e per scovare i nodi della rete segreta, e poi scatterà la condanna a morte…

    mmm quasi quasi ci scrivo un romanzo prima che la legge venga approvata 😦

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  5. tasti said

    @Demone…mmmm quasi quasi potresti cominciare a progettare la sottorete invece….
    😦

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  6. nandina said

    Mi dicono, ma devo approfondire, che si rivolge alle pubblicazioni periodiche, quotidiani e libri.
    Pare che, tra l’altro, ci sia stata una tranquillizzante precisazione di Folena sul tema.
    Insomma, per i blog che non costituiscono “quotidiani on line” (per dire) la registrazione non è obbligatoria.

    vedi http://www.capemaster.net

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  7. tasti said

    @Nandina… io ho solo letto qui e là, ma pare che la legge Levi sia proprio da riscrivere. Persino a detta dello stesso Levi….

    Mercoledì la lotta in Parlamento sarà tra chi comunque insiste per la registrazione dei blog al Registro degli operatori di Comunicazione, escludendone gli oneri fiscali, e chi richiede che continui il regime di libertà tipico della rete.
    In pratica si tratta di eliminare quella simpatica dichiarazione che usiamo deresponsabilizzandoci, in qualche modo, o se preferisci, potendo parlare ed esprimerci in totale libertà (mi riferisco alla legge 61/2001) oppure di cominciare a star attenti quando esprimiamo un giudizio… pena una bella denuncia per diffamazione.
    Io sarei nei guai con la Merk, per intenderci. Non perchè l’ho effettivamente diffamata, ma una causa mi intimidirebbe….
    Il punto è capire se avere un blog mi rende libera di dire la mia opinione e fare controinformazione o no. Pare ci si voglia muovere per il no.
    😦

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  8. Arya said

    E’ assurda in sè l’idea, il fatto di tassare la libertà di creare un registro di idee, e di non far esprimere opinioni su chi ci governa o sulle cose che non ci vanno. Pagare per parlare dei propri cavoletti, ma anche per dare un’ opinione diversa: la nostra opinione. Che passi o no che si trasformi o meno la legge è in sè indecente per il messaggio che porta dentro: la libertà ha un limite, il loro limite.

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