Agrigento: ricordi d’acqua


Avevo 6 anni, ero arrivata dopo un viaggio di due giorni, un avventura il treno e le soste nelle stazioni, i nasi schiacciati contro il finestrino, la traghettata e poi la campagna agrigentina, il treno sempre più lento e finalmente casa!

A 6 anni ero in grado di lavarmi da sola a Cassano d’Adda, mamma interveniva per migliorare i risultati ma insomma me la cavavo bene da me… mi accompagnò in bagno per dirmi come fare.

Una bacinella bianca ed una caraffa. Il bidone di 5 litri che così potevo servirmi da sola. Riempi la caraffa e “con una mano versi l’acqua nell’altra mano e ti sciacqui il viso”. “L’acqua deve cadere nella bacinella che va svuotata in questo secchio per la raccolta dell’acqua da utilizzare come acqua da scarico dopo che sei andata in bagno…”

eeeehhhh??????

“… e il bagnetto?”

“no, il bagnetto quando viene l’acqua.”

“e quando <<viene>> l’acqua?”

“Mamà! Quannu tocca l’acqua?”

“Du simani”

Due settimane.

Ho sempre pensato di iniziare da qui il racconto della mia vita, non so bene perché, capisco che c’è un umiliazione che vuole essere raccontata, ho scritto cento volte quest’inizio e non sono mai riuscita a rendere quei momenti, quella voglia di piangere, quella fine del bel gioco di andare a vivere per sempre al mare. Così tanta acqua nel mare.

Tre caraffe d’acqua per fare una doccetta. In piedi dentro alla bacinella dentro la vasca.

L’autobotte si fermava sempre troppo lontana dal buco di ingresso per la maniglietta d’acqua, almeno due imprecazioni dell’autista per il recinto che andava abbattuto se volevamo che tornasse di nuovo a venderci l’acqua, mia madre contrattava, l’autista diceva che il prezzo non lo stabiliva lui e che se volevamo potevamo andare a lavarci a mare .

I cugini del nord ci guardavano come fossimo una banda di miserabili, venivano per 20 giorni e si facevano la doccia ogni volta che tornavano dal mare, mamma diceva che non li avrebbe invitati più. Aveva rotto tutti gli scarichi per l’occasione almeno così li costringeva a non sprecare acqua pulita per una pipì.

Il fontaniere è un mestiere pericoloso. Il fontaniere decide chi ha l’acqua e chi no, ma non può deciderlo di testa sua, il fontaniere deve rispettare i turni che dà il comune. Quando il turno salta non viene recuperato e se il turno è di 20 giorni significano 40.

Non so, forse due i fontanieri ammazzati, per questioni d’onore dicono i giornali, per mafia dicono le voci.

Sull’Espresso scopro che esiste una mafia dell’acqua ed è quella più potente nell’agrigentino.

Leggo che l’acqua c’è.

Ero adolescente quindi… anni ’80. Da adolescente leggo che l’acqua ad Agrigento c’è e che ci fanno vivere come fossimo in guerra perché c’è una mafia che controlla l’acqua, i pozzi, la distribuzione, la vendita.

Credo che sia stato quello il motivo di tutto, forse per questo è dall’acqua che voglio far iniziare la mia storia, perché ho letto l’articolo e mi sono incazzata, perchè sino allora era stato che non c’era acqua e non potevo incazzarmi perchè non c’era acqua, anche se non potevo fare la doccia ogni giorno, non potevo lavare i piatti sotto l’acqua corrente, non potevo più nemmeno fare il bagno perchè la vasca serviva come contenitore d’acqua supplementare.

Iniziai a leggere. Picone che cercava il fiume sotterraneo di Agrigento e… bho, diventa un politico, inaugura un acquedotto che porta l’acqua da un altro paese dell’agrigentino e insieme fa costruire un giardino botanico e mica lo capisco ancora oggi perché si possa pensare di impiantare un giardino botanico in una città assetata…

e l’acqua che inonda le vie della città, come se ci fosse acqua nel sottosuolo…

E di nuovo oggi manca l’acqua. Pare che avere una rete idrica che fa … acqua da tutte le parti non giovi all’approvviggionamento idrico… ogni amministrazione spende per mettere le toppe e non ce la fa nessuno, ogni amministrazione spende per dissalatori ed acquedotti e dighe e niente, non ce la facciamo ad avere acqua nelle case.

Anni ’80, un articolo sull’Espresso, lì capii che la mafia era dentro le mie giornate, da quando mi svegliavo a quando andavo a fare pipì, dentro la mia intimità, dentro i miei momenti, i miei gesti, le mie necessità fisiologiche.

Allora non lo capii quanto fosse stato importante aver avuto quell’informazione, lo capisco oggi però, oggi lo capisco fino in fondo.

22 commenti »

  1. Dopo la battaglia di Imera, tra cartaginesi e acragantini, non c’era la mafia e i politici dell’antica Grecia, avevano chiaro il significato di democrazia e politica. L’architetto Feace, fu il progettista di quella che può essere definita la “grande opera di ingegneria idraulica” che attraverso un’intricata rete di cunicoli, rifornì d’acqua l’antica Akragas: gli ipogei.
    2500 anni dopo, i nostri amministratori, ci raccontano ancora la favola della penuria del prezioso liquido. La mia famiglia, vive a Phoenix. Il corso d’acqua più vicino, è il rio colorado (oltre 400km di distanza), attorno la città, c’è il deserto, i cactus, i serpenti a sonagli. L’acqua non manca…

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  2. E che ci facevi tu a Cassano d’Adda?
    Io ci ho vissuto trent’anni…
    (Veramente piccolo il mondo.)

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  3. Mariottola said

    Questa è la mia patrina, il meglio della mia patrina-smackete

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  4. Purtroppo è una cosa davvero triste, che schifo! Un abbraccio grande

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  5. uno sfogo che serve a se stessi
    momenti non capiti, non accettati che prima o poi devono uscire
    è come il marcio che si accumula, non ha senso farne tesoro
    continua a sfogarti, a raccontare
    non per chi c’era, ma per te che c’eri
    buona domenica cara

    ps. il mio grazie, un premio che vale molto dalle persone piene di parole belle
    un bacione

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  6. bb said

    ciao… era un po’ che non capitavo, e x ragioni tutte mie, più o meno fastidiose. ti ritrovo (come sempre) in splendida forma, con la solita stupenda grinta. sei fantastica! e racconti benissimo faccende grottesche… che sembrano d’altri mondi, e invece sono lì, dietro l’angolo. la mia fortuna (anche se ricordo pure io i secchi…) di vivere da sempre in montagna, a cavallo fra toscana ed emilia. bacione one one, bb.

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  7. mononoke said

    tasti te ne sei andata ma io finalmente ho capito… ho capito… sì e ci sto… sai tra le altre cose ho finito di leggere quel libro che erano un apio di mesi che mi salutava prima dei sogni.. finalmente l’ho finito e finalmente ho capito… ci sto… per la tua, per la vs acqua… per l’acqua di tutti e non … solo per l’acqua… a breve news … bacetti!

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  8. tasti said

    @Gian… e gli arabi fecero con le acque che raccoglievano dalla città lo splendido giardino della Kolimbetra… se avessi tempo trascorrerei la vita a cercare tutte le verità nascoste di questa incredibile città, non mi stupirebbe scoprire che davvero c’è anche il Sacro Gral da qualche parte sotto le mura agrigentine: se vuoi nascondere qualcosa agrigento è il posto ideale!

    @Filosoffessa…
    io abitavo in via ponchielli… stai a vedere che giocavamo insieme da bimbe??!!!
    😉

    @Mariottola… dev’essere l’aria, respiro meglio davanti al mare!
    😉
    super abbracciooooooooooooooo

    @Occhidigiada… purtroppo sì: abbastanza nauseante vivere con la consapevolezza che non sei un cittadino italiano come tutti gli altri…
    😦
    ma qui c’è voglia di combattere e non arrendersi!!!!!
    🙂

    @Irish… sì, servono anche gli sfoghi e tornare e scoprire che invece di andare avanti si è tornati indietro non aiuta a vedere il futuro colorato di rosa…
    😦
    … sfogarsi e avere qualcuno che raccoglie i tuoi sfoghi poi è pura terapia!
    😀
    un premio che hai meritato ampiamente! ci conosciamo da poco e non sono nelle condizioni di stare molto per blog, ma continuo a trovare gradevolissimo ogni tuo post!
    un abbraccio, sexyyyyyyyyyyyyyy
    😉

    @BB… anche per me qualche difficoltà a star per blog, spero non dispiaccia a nessuno se oltre alla lettura non riesco ad andare per il momento, devo ricostruire la mia vita e ho una famiglia numerosa che chiede attenzioni!
    ma ti abbraccio forte, grande amico!
    🙂
    bello starsene a cavallo tra toscana e emilia!

    @Mononoke… holà!
    mi mancano le nostre “sedute”… felice che tu abbia compreso, so che non è stato facilissimo: non è che sappia spiegarmi sempre benissimo… non solo per l’acqua ma per come si vuol vivere, per chi si vuol essere, per le emergenze che non si può fingere di non vedere, perchè se hai occhi che vedono… non puoi più chiuderli senza tradirti.
    ti abbraccio forte grande amica, e prima o poi riuscirò a dirti il bene che è stato per me averti incontrata, aver avuto accanto una persona che mi ha fatto tornare la voglia di vivermi.
    un abbraccio e… ti aspettoooooooooo
    😀

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  9. “io abitavo in via ponchielli… stai a vedere che giocavamo insieme da bimbe??!!!”

    Mmmm forse sì, perché ci abitavo anch’io…
    (Pazzesco.)

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  10. tasti said

    @Filosoffessa…
    carramba!!!!
    io ho 40 anni e sono andata via a 6, quindi tu ne avevi… tre… mi sa che non abbiamo giocato insieme ma se hai vissuto lì… conosci CARMEN???? o NICO????
    e il custode che urlava RAUSSSSSS!!!! per terrorizzare i bambini????
    uhauhauha… dai ricordi d’acqua ai ricordi d’infanzia. potenza del blog!!!!
    ti abbraccio ancora più forte!!!
    😀

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  11. Willy said

    BRAVA!
    Anche se sul rigassificatore non siamo d’accordo ti riconosco che questo affresco è bellissimo…e siamo quasi coetanei…un saluto

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  12. mononoke said

    non sai qunato mancano a me le nostre “sedute”… ma riusciremo mai a trovare un nome? non che aggiunga nulla… ma sarei curiosa di trovarlo per diffondere l’esperienza magica… “Sorella del mio cuore”… leggitelo por favor…

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  13. tasti said

    @Willy…
    accidenti che sorpresa!
    e doppio accidenti: un complimento da te proprio non me lo aspettavo, mi hai strapazzata per benino in altra sede…
    “BRAVA” nonostante l’ignoranza, eh?
    😉

    E se hai voglia di giocare ti propongo un gioco: disegnamo la cornice alla Valle dopo la realizzazione del rigassificatore, della maxidiscarica e del termovalorizzatore (va bé, lasciamo stare la centrale nucleare che poi sembra che cerco i peli nell’uovo!)

    @Mononoke… “sorella del mio cuor”… lo leggerò. Non so se sia possibile diffondere la magia, forse sì, ma l’isola di magie ne ha fatte tante e forse certi luoghi davvero hanno un’atmosfera che irradia possibilità…
    come la Valle, ad esempio.
    ti abbraccio

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  14. Willy said

    …macché ignorante! Non mi permetterei mai…solo che monka in siciliano è onomatopeicamente vicino a…beh lasciamo perdere!

    Termovalorizzatore e maxi discarica ad Agrigento…non sono d’accordo non è il luogo giusto! Sul rigassificatore (o rigasificatore all’americana ;.)) la mia opinione è che tutta la faccenda non è stata discussa con serenità, e come al solito si metterà la popolazione di fronte al fatto compiuto senza un effettivo ritorno…dato che non si tratta di un insediamento industriale impattante (sulla questione sicurezza sai come la penso…) ci si poteva sedere ad un tavolo e discutere delle esternalità da imporre alle aziende della joint venture che lo realizzerà…si potrebbe sfruttare questa occasione per dare una “sistemata” a tutta l’area di Porto Empedocle vergognosamente abbandonata a se stessa…

    Comunque il tuo “i remember” sull’acqua ad Agrigento è eccezzzzzzionale veramente…ancora complimenti!

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  15. “conosci CARMEN???? o NICO????
    e il custode che urlava RAUSSSSSS!!!! per terrorizzare i bambini????”

    No, mi sa che ero ancora troppo piccola.
    Pero’ ci siamo proprio mancate per poco…
    😉
    Un abbraccio anche a te.

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  16. tasti said

    @Willy…
    ricapitolando: sei a favore del rigassificatore che non è “impattante” e contrario alla maxidiscarica e al termovalorizzatore per la scelta dei siti…
    sul “non impattante” ci scontreremmo, spiacente, posso accettare tesi circa la necessità, persino sulla non pericolosità, ma non sulla mancanza di impatto o il sostegno allo sviluppo turistico.
    l’aumento del traffico marino di metaniere qualche impatto dovrebbe averlo… solo per dirne una.
    Non sono attentissima alle tematiche ambientali, mia colpa, non sono ferrata sui motivi dei “sì” e dei “no” di certo tipo di sviluppo, ma le vocazioni dei territori le so riconoscere: mare, templi, paesaggi… la soluzione di sviluppo più ovvia è quella turistica.
    Maxidiscarica e termovalorizzatore: contesto i siti, come te, ovvio che potenziare il porto significa anche poter ricevere rifiuti, avere un porto industriale e non utilizzarlo sarebbe stupido ed inutile.
    Per questo a mio avviso il punto è non permettere la costruzione del rigassificatore, è tutto collegato, no?
    Sposta il rigassificatore a Licata e avrò molti meno argomenti a disposizione.
    Salvare la valle non è uno slogan strumentale, Willy, se riuscissi a spiegarti questo potremmo confrontarci meglio. Il rigassificatore significa porto che significa maxidiscarica che significa termovalorizzatore, tutto insieme fanno una viabilità di mezzi pesanti che passerebbero sulla 640, non a caso ci sono progetti di ammodernamento e potenziamento delle strade di collegamento proprio con i siti individuati.
    Significa tra i templi ed il mare, tra l’entroterra e la città.
    lascia perdere i rischi di avarie e esplosioni, non sono per gli allarmismi, proviamo a discutere di sviluppo, concretamente, onestamente, ipotizzando gli scenari reali, non le catastrofi.
    la Valle verrebbe circondata da un traffico di mezzi pesanti, prova ad immaginare di affacciarti dal tempio di Giunone e descrivimi quello che vedresti in una normale giornata feriale… o dal Viale della Vittoria, o da Via Empedocle… le poche cose belle che ha la città, che invece vista dai templi non è che scateni odi alla bellezza…
    Accetto, te lo garantisco, accetto chi mi dice che non avendo avuto sin ora nessuno sviluppo dalla Bellezza sia necessario sacrificarla, lo ritengo un discorso intellettualmente onesto, persino coraggioso. Ma le prese per i fondelli no, lasciamole ai discorsi elettorali.
    E ancora grazie per i complimenti…
    😉

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  17. Sic! Il mio pensiero su sicurezza e impatto ambientale del rigassificatore, lo conoscete già e quindi non è il caso di discuterne. Qualcuno saprebbe spiegarmi perchè il “rigasificatore all’americana”, in America suscita non poche perplessità e proteste, mentre gli americani sono favorevoli affinchè venga realizzato in Messico? Sicilia, sole; vogliamo aggiungerci un bel rigassificatore e qualche sombrero? Ok, consideriamoci pure il Messico d’Italia e facciamola finita. Chissà perchè, neppure il Messico mi risulta sia una nazione ricca…

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  18. tasti said

    @Gian… non so risponderti… però i sombreri al posto della coppola non so se si riuscirebbe a introdurli… troppo vistosi… ingombranti…
    uhauhauha…
    ehm scusa: oggi ho una vena isterica che non riesco a dominare…
    😉

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  19. Willy said

    Ed alla fine sull’acqua ho dovuto scriver anch’io!

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  20. tasti said

    @Willy… ovviamente ti ringrazio per la segnalazione, son cose che fan sempre piacere… e come sempre speriamo che scrivere e controinformare serva a qualcosa!

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  21. Carissima Tasti,
    se tu sapessi…anche oggi, anzi proprio poco fa, ho partecipato come giornalista all’ennesima conferenza stampa in prefettura sul problema dell’acqua. C’erano il prefetto, il sindaco, il presidente della provincia, un comandante dei carabinieri. Quante promesse, se tu sapessi! Ma come fanno a presentarsi e a continuare a raccontarci così tante balle. Io ormai ho solo una piccolissima speranza. Spero che prima o poi qualche magistrato, di quelli giusti, aprendo il giornale si renda conto che se l’acqua manca ci saranno certamente dei responsabili in terra. Spero che almeno lui non creda davvero che l’unico ad avere colpa è il buon Dio, che non ci manda abbastanza acqua(perchè anche questo è stato detto stamattina). Spero che decida finalmente di aprire una bella inchiesta giudiziaria per stabilire di chi sono le responsabilità e cominci a mandare un pò di avvisi di garanzia e a celebrare un pò di processi e fare giustizia. Allora vedrai che presto l’acqua ad Agrigento arriverà. L’unico vero problema infatti sta nel fatto che qui nessuno dei veri responsabili dell’abusivismo, dell’inquinamento del mare ( perchè quest’estate abbiamo avuto anche quello), della mancanza d’acqua, ecc. paga qualcosa. Anzi su questi problemi si fanno le campagne elettorali e i clienti. Ma ci sarà un giudice ad Agrigento ?

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  22. tasti said

    @Elio di bella… benvenuto: è un onore!
    Sono certa che conosci meglio di me i motivi per cui non è possibile che un inquirente inquisisca nella nostra ridente cittadina… abbiamo una mafia che è potente, internazionalizzata, mica coppole e birritti! E i nostri politici vivono e ingrassano ingurgitando voti di scambio.
    Qui c’è la porta di ingresso dell’emigrazione clandestina, lo smaltimento persone, qui i panni dei governi vengono sporcati, credo sia molto sottovalutato il ruolo internazionale del nostro territorio…
    La mafia ha vinto, inutile fare retorica, l’unica speranza è nei singoli cittadini perché siamo davvero rimasti soli.

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