Per cominciare questo post non ho che una parola: WOW.
Scritta pensando ad Agrigento è di per sé meritorio di … doppio wow.
Erano anni che non ci si divertiva così!
Anzi… mi sa che qui non ci si è MAI divertiti così.
Il tutto prende avvio da una denuncia da grillino attivista, tale Marcello La Scala, che voci di corridoio insistono nel dire abbia avuto screzi con il Consiglio prima di… ma in quanto grillino immagino che lo faccia per dovere avere screzi col Consiglio… non so quale sia la storia a viene indicato come il Killer del carretto… un altra storia. Forse.
Da tali screzi, scrivevo, esce fuori una denuncia che in men che non si dica diventa l’appetitoso scandalo nazionale della settimana… Lo scandalo delle Commissioni.
I Consiglieri hanno la loro mezz’ora di ridicolo grazie a Ballarò, la città s’indigna e i social scendono in campo con un hashtag d quelli che funzionano: #noisiamoaltro.
Bello. Mille in piazza per rivendicare un orgoglio troppo spesso dimenticato. GGGiovani,gggiovanissimi e meno gggiovani. Ballarò intervista e gli innocenti della città raccolgono la loro bella figura… Oliviero Toscani ricorda che la stessa città ha messo lì quella gente contro cui, ma li vedi i volti degli innocenti? Li vedi.
Intanto i Consiglieri con il loro (nostro) accento agrigenDino, con il loro (nostro) modo di esprimersi, con la loro (nostra) sempre ostentata diversità… si difendono. Si difendono talmente bene che intervengono una di seguito all’altra, Guardia di Finanza e Digos.
La Guardia di Finanza per la verifica della regolarità del lavoro consiliare delle Commissioni.
La Digos per alcune dichiarazioni rese da due Consiglieri durante alcune trasmissioni televisive.
L’attenzione della città tutta sul Consiglio Comunale in attesa delle si ritiene dovute dimissioni.
Ma.
Siamo ad Agrigento. Non dimenticate. Qui Pirandello. E ad essere pirandelliana è la nostra essenza e la nostra esistenza.
Così mentre tutti continuano ad essere indignati, in Consiglio comunale si srotolano matasse.
La cittadinanza di #noisiamoaltro, chissà per quale meccanismo, non convoglia nel movimento e per lo stesso chissà non coglie la gravità delle accuse che i Consiglieri dimissionari snocciolano uno dietro l’altra.
Alcune scene sono degne del teatro di De Filippo, nonostante qui non sia la culla, noi più drammatici, più difficili alla macchietta e più inclini all’eleganza del gattopardo e alla caricatura nell’umorismo.
Eppure il Dirigente che non sa… i Documenti che non ci sono… l’usciere ormai a casa… credo che qualcuno dovrà, prima o poi, trarne una straordinaria performance teatrale. Meravigliosi i tempi, le battute, il servizio d’ordine dei Vigili Urbani, il Pubblico, il Presidente, alcune imperdibili inquadrature dell’emittente locale, l’ingresso del Giornalista Importante… non una sola nota fuori posto.
E mentre tutto così armoniosamente si svolgeva…il Consiglio svelava una trama di fatti e misfatti che capovolgevano la situazione: solo loro, non dimessi, avrebbero resistito contro tutti per arrivare alla votazione di un ordine del giorno a tema palazzinari… nonostante il boicottaggio evidente. Minacciando l’occupazione dell’aula consiliare. Di qui non mi sposto, disse Di Rosa, dormirò qui sino a domani mattina, quando si ritroverà il camerale!
Palazzinari e Piani Ragolatori. Case fantasma di benestanti agrigentini che non pagano l’IMU.. loro. Piano Regolatore Generale falsato, forzato, ad opera dei padri del PRG, arringava Gibilaro, i padri di questo piano regolatore!
La notizia era già trapelata nel pomeriggio: la Digos entra in Comune e trova in un PC le prove delle tangenti.
Eppure i gggiovani del #noisiamoaltro non colgono l’arteria gonfia alla base del collo, i sudori che imperlano il volto del dirigente, la tensione che non sono i gettoni delle Commissioni ma 30 anni di politica e tangenti. I ggiovani vedono solo che non si dimettono.
Che è cosa da ggiovani vedere solo il risultato, io che son più vecchia godo dell’attesa, il consiglio sospeso per 7 giorni, il tempo di richiederecopia degli atti sequestrati dalla Procura, poi si continua con le linee guida per le prescrizioni del PRG. Io son vecchietta e i nomi che sfilano davanti ai miei occhi mentre penso ai padri del PRG li ho tutti ben presenti…. Ho presente ogni anno di questi 30 anni di malaffare, malgestione, connivenze, clientelismi… Mi pare di non averne perso nemmeno uno, nemmeno quelli trascorsi fuori dalla mia città che mi aveva negato un lavoro.
E’ il sapore della vendetta quello che pregusto.
Le ultime parole del Consigliere Di Rosa mi promettono sangue e riparazione: verremo ricordati come il Consiglio che ha ridato dignità a questa città.
Speriamo.
Io ci conto.
Forse.