Free Burma


Birmania, i monaci tornano in strada.
Il regime recluta con la forza bambini soldato

La marcia dei monaci un mese fa

La marcia dei monaci un mese fa

 Bambini soldato in Birmania (intervista a Padre Cervellera, direttore Asianews) 

Chiavi  birmania

Per la prima volta dopo la violenta repressione del mese scorso, circa duecento religiosi sono scesi per le strade di Pakkoku, Birmania centrale. Vestiti col tradizionale abito rosso, i monaci hanno dato vita a una “marcia di preghiera” lungo Pauk Road, una delle vie principali della città.

Rilasciati 7 membri del partito di Aung San Suu Kyi
La giunta militare birmana ha rilasciato ieri sera sette membri del partito d’opposizione guidato da Aung San Suu Kyi che erano stati arrestati in seguito alle recenti manifestazioni in favore della democrazia ed erano detenuti da oltre un mese. Lo ha riferito la Lega nazionale per la democrazia.

I sette membri della Lega per la democrazia erano detenuti nel carcere di Insein a Rangoon, secondo Nyan Win, portavoce del partito. Un altro portavoce della Lega, Myint Thein, figura tra i prigionieri scarcerati.

Secondo un terzo portavoce, Han Tha, tra i trecento membri del partito arrestati dopo le manifestazioni represse violentemente dalla giunta a fine settembre, 150 sono ancora detenuti.

Il governo ha annunciato che tremila persone sono state arrestate in relazione alle manifestazioni guidate dai monaci buddisti. La maggior parte delle persone arrestate sono state rilasciate, ma numerosi informazioni riferiscono di maltrattamenti durante la loro detenzione.

L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Birmania, Ibrahim Gambari, si recherà di nuovo nel paese, dal 3 all’8 novembre, per tentare di riavvicinare il governo e l’opposizione.

L’esercito recluta bambini soldato
La denuncia viene da un rapporto dell’organizzazione Human Rights Watch, in cui si sostiene che la giunta militare abbia autorizzato i reclutatori a comperare bambini (alcuni dell’eta’ di dieci anni), a volte sottraendoli con forza alle famiglie.

I bambini-soldato sono reclutati principalmente in luoghi pubblici, come le fermate d’autobus e spesso i piccoli sono convinti con minacce d’arresto a seguire i militari. Secondo Hrw, sarebbero migliaia i bambini arruolati in questo modo.

rainews24.it

http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=75296

33 commenti »

  1. Writer said

    Ho linkato il vostro post in un articolo sulla birmania che invita a rompere la cortina del silenzio e da’ conto delle blog reactions sulla questione birmana. Un saluto. http://blog.libero.it/AltreLatitudini/3515484.html

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  2. paodam said

    Non possiamo non alzare la voce !!! Vergogna per l’Onu e la Comunità Internazionale, che non trova strumenti efficaci per garantire la democrazia a un popolo che l’ha scelta da tempo. E vergogna per noi, che al di là di qualche sussulto, abbiamo pensato che in fondo si tratta solo della soppressione di alcune manifestazioni, quando invece si tratta di un sistema che uccide, ammazza, schiavizza».(Corsera.it). La Cina sostiene tutto cio’!!! E noi ?…Pronti a sollevare qualche medaglia ai loro giochi ??? Spero che federazioni e atleti si rendano conto che partecipare significherà partecipare anche a questo! Possa l’immagine dei monaci pestati e uccisi diventare il logo di Pechino 2008.

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  3. tasti said

    @Writer…grazie ma soprattutto gran complimenti per il blog, per le attività, per la creatività, l’attenzione e che più? volevo risponderti con calma, ma in questi giorni poca calma…

    @Paodam…durante i giochi olimpici si sospendevano le guerre, credo che dovrebbe essere una tradizione da rispettare, non sono d’accordo con la sospensione. L’Italia non ha ancora risposto circa i componenti militari venduti all’india e arrivati al governo Birmano. siamo tutti colpevoli.

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  4. pallino said

    E’ nato forse un nuovo gioco olimpico che si chiama “ ammazza il monaco indifeso? “ il premio…….. qual’e una bella medaglia imbrattata di rosso……. ? Ed il pubblico,vampiri assetati di sangue? Speriamo di no…Proponiamo un nuovo gioco che si chiama solidarieta’ una nuova medaglia che si chiama liberta’ da dittatura ed un nuovo pubblico che tifi per una nuova coscienza.

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  5. paodam said

    Caro tasti…
    Per quanto mi riguarda sei libero di sentirti colpevole quanto vuoi, ma non puoi colpevolizzare me , i tuoi lettori o chi e’ rimasto profondamente colpito dal massacro di una pacifica e inerme popolazione .
    Forse in passato si sospendevano le guerre , ma oggi le guerre sono molto piu’ sottili e feroci …dettate da uno strapotere economico e da una mistificazione dell’informazione.
    Sei libero di gioire delle medaglie che conquisteranno i tuoi atleti …Auguri
    Gradirei le opinioni di altri lettori

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  6. Zante67 said

    Sospendere le guerre durante i giochi?? Tasti scusami, mi trovo costretto ad intervenire sul tuo post:
    – rispettare una tradizione, che tra l’altro appartiene ad un passato remoto, solo per ‘sospendere’ un genocidio? Poi, dopo la cerimonia di chiusura, si torni al macello dei monaci inermi. No, non sono tradizionalista.
    – l’Italia non ha ancora risposto: questo governo, questi politici non hanno ancora risposto. Bush ha risposto, annunciando le sanzioni. Ha rispostol’Italia dei veri pacifisti, di chi ha una coscienza ha risposto, e continua a guardare là con apprensione, a partecipare. Le scimmiette che urlano per il solo tempo in cui qualcuno scrive sui giornali ora si interessano d’altro, la cosa non fa più
    notizia (=non fa più vendere).
    – siamo tutti colpevoli: si, se non facciamo il massimo per fermare questo ennesimo orrore. O vogliamo attendere passivi il prossimo?

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  7. tasti said

    @Tutti…. fermare un massacro sospendendo i giochi olimpici, se credete che questa sia la strada… se sospendere i giochi può far qualcosa va bene, ma posso non crederci? mi par una presa per il culo. tante cose mi sembrano una presa per il culo.

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  8. paodam said

    tasti….Non andare ai giochi potrebbe dimostrare ad un paese come la Cina che il mondo e’ stanco di assistere ai loro orrori che sono ben piu’ evidenti di quanto la disinformazione mondiale ci voglia far apparire.
    Se pensi che cio’ sia inutile …allora affidiamoci a Piero Fassino novello inviato speciale della UE per la Birmania. In Lui sicuramente penso potrai credere…questa non e’ certo una presa per il culo?
    Se l’umanita’ credesse un po’ piu’ in se stessa e nei valori d’amore forse un nuovo movimento di coscienze potrebbe cambiare il mondo o per lo meno mandare dei segnali!
    A presto

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  9. paodam said

    zante67…sono pienamente d’accordo con il tuo commento ..e complimenti a PALLINO per il suo nuovo gioco” ammazza il monaco indifeso” ma attenzione…il governo cinese potrebbe prenderti sul serio.

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  10. tasti said

    @Padoam…. si, forse hai ragione, ma quanti sono gli orrori di casa nostra? e’ questo il punto, per me, siamo noi che determiniamo gli orrori, noi padroni del mondo, noi paesi occidentali, noi con le nostre pancie piene, con le nostre fabbriche di armi, con i nostri spazi destinati a manifestare e fare solidarietà, col volontariato e la beneficienza, con le finte libertà, con la finzione quotidiana da stamparci sulla faccia. Noi. Io. Che scrivo Free Burma e non sputo in faccia a chi fa i provvedimenti di espulsione, che acconsento che esistano centri di accoglienza di esseri umani ridotte a bestie. Scusa, a me facciamo schifo noi. Vogliamo chiedere sanzioni? sanzioniamo l’Italia per i componenti militari inviati in India e da lì in Birmania.
    Sanzioniamoci, per tutto quello che facciamo al resto del mondo. e dopo andiamo a vedere cosa fanno gli altri.
    grazie e
    scusa.
    a presto

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  11. Zante67 said

    Tasti dunque il tuo consiglio sarebbe: facciamo autocoscienza, cerchiamo di sanare le nostre contraddizioni (vere, ma di un paese civile!) e poi un giorno potremo ‘scagliare la prima pietra’.
    Pensa, la mia speranza intima sarebbe vedere la Birmania (e non Myanmar) avere gli stessi nostri ‘piccoli’ problemi.
    Affascinante la tua tesi, idealista, e tanto per imanere in tema è un pò come dire ‘pensiamo alle pagliuzze nel nostro occhio e lasciamo stare le travi nell’occhio dell’altro! ‘.
    Tasti, sperando che tu sia veramente rispettoso delle altrui opinioni, accogli la mia contraria alla tua.
    La vera presa per il culo è rimanere fermi, e questo mi sembra il tuo invito. Oppure ho compreso male, e allora fammi conoscere i tuoi intenti reali, scusa fin da ora se non li ho compresi.
    Con affetto. Ciao, e approfitto per salutare gli altri in questa stanza.

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  12. tasti said

    Zante… ( non sono un uomo: donna, 39 anni) no, non far nulla non è da me, credimi. sei gentilissimo e di questo ti ringrazio perchè ho espresso un’opinione contraria senza dare alternative, io sarei stata più severa. Cosa farei se non fossi distratta da seri problemi personali? Sarei in piazza. Questo movimento a favore della Birmania rischia di restare prigioniero dei blog e delle petizioni online, sarei in piazza a ricordare a tutti che permettiamo continui genocidi, che siamo corresponsabili. Sono stufa di stare ferma, al limite, sono stufa di partecipare a proteste ed iniziative che non fermano nulla, non parlo che a mio nome, non dico agli altri cosa devono fare. Non lo so, io comincio a pensare di rinunciare alla cittadinanza italiana, di diventare apolide, è una cazzata ma continua a girarmi per la testa. Disfattista? in questo momento si.

    Fermare i giochi, va bene, fermiamoli, diciamo alla Cina che ha le mani sporche di sangue, perchè così è, ma io lo voglio dire anche all’Italia.
    Ti ringrazio per l’affetto che ricambio,
    un saluto a tutti.

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  13. Zante67 said

    Tasti, grazie per la tua risposta. Sento, anche se non ti conosco, che supererai questo fisiologico momento ‘disfattista’ (chi non ne ha?) e riprenderai la voglia di agire.
    Non mi sento apolide, mi sento cittadino del mondo, e ti assicuro che non sono un ‘figlio dei fiori’. Le persone non hanno bisogno di confini e guerre, servono solo a chi governa con vuoto materialimo e sete di potere.
    Sento i Birmani come i Cinesi miei fratelli : il popolo però, non i pochi dittatori che uccidono, sfruttano, impediscono qualsiasi libertà. E mi indigno. E cerco di agire.
    Internet è una piazza, a mio parere molto più grande di quelle pavimentate, e può essere molto più efficace. Ma se serve andremo anche nelle piazze vere: vorrei farlo però per spingere un’azione reale, il boicottaggio, di cui posso essere protagonista anche se i politici non mi seguiranno.
    Saluto tutti, e spero che il tam tam si oda lontano. Ciao!

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  14. antonella said

    vorrei, sapere da voi se qualche uomo politico, di un qualsiasi paese del mondo abbia appoggiato il boicottaggio delle olimpiadi cinesi, mi chiedo se veramente accadrà come per tutte le tragedie…. dopo qualche tempo il silenzio, e l’oblio. facciamo in modo che questo non avvenga
    vi saluto tutti ciao

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  15. tasti said

    @Antonella… benvenuta e… domandona non da poco. sono certa che saprà dirti qualcosa Simona, che tra le tante cose tiene aggiornato il gruppo cammina con la birmania. Il suo blog è
    http://rudyguevara.blog.kataweb.it/
    un abbraccio

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  16. maurizio said

    L’incubo tecnologico delle nuove olimpiadi cinesi è perfettamente rappresentato dal nuovo stadio di Pechino, il NIDO DI UCCELLO. Neanche
    un intervento demoniaco sarebbe riuscito a simboleggiare meglio le gabbie di una prigione senza fine, dove si tortura, si perseguita ed uccide qualsiasi oppositore. Chi ha voluto, e perseguendo quali interessi, queste olimpiadi di sangue?
    Intanto il regime comunista cinese appoggia quello birmano nella sua opera di persecuzione verso monaci ed oppositori. Sta forse calando il silenzio su questo genocidio che continua?

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  17. tasti said

    @Maurizio… sì, il silenzio è già calato, si aspetta la prossima cruenta scena di sangue alla tv per indignarsi un’altra volta.
    ma alle domande che poni puoi provare a rispondere tu e farci sapere, informaci, diffondiamo le informazioni importanti.
    grazie per essere passato.

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  18. Zante67 said

    Mi è arrivato questo

    http://stopnow100.webng.com/?IDUser=10853&lang=it

    invito tutti gli interessati a vederlo (l’audio è d’obbligo) e a diffonderlo,
    non ha bisogno di commenti ulteriori..
    Un caro saluto a tutti

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  19. tasti said

    @Zante… grazie, davvero nessun commento. lo metto più in evidenza in un post.

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  20. […] Novembre 22, 2007 a 11:22 am · Archiviato in Birmania, Diritti, Free Burma, Futuro, Iniziative, Pace, Presente, Rete, Siti amici, Varie ed eventuali, politica Zante76 in freeburma: […]

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  21. paodam said

    http://www.birmaniademocratica.org/Documento.aspx?docid=94

    Rapporto sulle torture di prigionieri politici e individuazione dei responsabili

    Un Rapporto pubblicato rivela Torture “shock” di prigionieri politici in Birmania, identifica I torturatori e per la prima volta la catena di comando
    Il Senatore John McCain afferma che il Rapporto mostra come la tortura in Birmania sia una politica di stato della giunta militare..
    I dati si basano su interviste con cinquantacinque ex prigionieri politici effettuata da AAPP. Il rapporto è suddiviso in sezioni che trattano delle varie forme di abusi, fisici, psicologici e sessuali utilizzati dalla giunta. Il Rapporto illustra anche come le condizioni delle prigioni tenute volutamente trascurate e come anche l’assenza di cure mediche sia una scelta deliberata e sono incoraggiate e perpetrate dalla giunta per causare un aumento delle sofferenze dei prigionieri in aggiunta alla tortura.
    Il Rapporto conclude che le prigioni birmane sono diventate istituzioni nelle quali la funzione prioritaria è deliberatamente quella di umiliare l’identità degli attivisti politici che minacciano la giunta.

    Le tattiche utilizzate sui prigionieri politici includono

    – pestaggi duri che comportano spesso la perdita di conoscenza e a volte la morte.
    – Scosse elettriche su tutto il corpo compresi i genitali.
    – Pressione su tutto il corpo con elettrodi fino a quando la carne non viene tolta, una tattica conosciuta come la “ strada di ferro”.
    – Bruciatura con sigarette e accendini
    – Restrizione prolungata dei movimenti fino a molti mesi utilizzando corde intorno al collo e alle anche.
    – Picchiare ripetutamente la stessa parte del corpo ogni secondo per molte ore, una tattica nota in Birmania come “ tortura Tic toc”.(specifico che una tortura come questa impedira’ per sempre ai monaci in particolare la possibilita’ di pratiche di meditazione e concentrazione)

    Oggi ci parlano di mediazione, di restrizioni economiche mirate a minare la forza del regime, di interventi dell’unione europea, di commissari(vedi nomina Fassino) che tuteleranno i diritti della popolazione birmana.
    E’ soltanto fumo negli occhi di una popolazione mondiale gia’ facilmente avvezza a dimenticare.
    La Birmania e’ gia’ nell’oblio con grande gioia dei vicini cinesi pronti ad accogliere tutti noi a braccia aperte per festeggiare giochi olimpici, simbolo di liberta’, in un paese dove la parola liberta’ e’ stata da tempo cancellata dalla mente degli esseri……!

    INVITO TASTI a rinnovare a tutti la visione del video sulla Birmania ora anche su you tube all’indirizzo

    Un abbraccio a tutti e non smettete di diffondere su tutti i forum o blog i vostri sentimenti di giustizia e d’amore

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  22. navarro said

    Ho visto il video direi diverso e ti lascia un ….non so che.
    A proposito di cina, avete letto il libro “Può la barca affondare l’acqua?
    ” di Chen Guidi e Wu Chuntao, ve ne cito un piccolo pezzo «Abbiamo visto povertà inimmaginabile, malvagità inimmaginabile, inimmaginabile sofferenza, disperazione, resistenza e silenzio. Non siamo eroi, non abbiamo nè potere nè denaro. Tutto quello che abbiamo sono le nostre penne. Abbiamo dato voce a chi non l’aveva. Qualsiasi cosa ci aspetti nei giorni a venire, non rimpiangeremo mai di aver parlato in favore dei contadini cinesi.»
    Vi ricordo che stiamo parlando di più dell’80% della popolazione, che dalle Olimpiadi non trarrà nulla se non altre vessazioni.
    Rammento che Il tibet è stato escluso dai giochi.
    Penso proprio che tutti coloro che hanno una dignità dovrebbero boicottare le Olimpiadi di Pechino.

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  23. paodam said

    Corriere della Sera 12/01/2008

    Cina, ci sono 1.045 Laogai Nell’anno delle Olimpiadi (Dario Fertilio)

    “Le censure in materia di diritti umani sono sempre calunnie”
    “i giochi olimpici invece sono sempre una cosa buona”
    “Dunque chi critica il regime di Pechino viola lo spirito olimpico”

    Così Jiang Yu , la portavoce del ministro degli Esteri cinese ha accusato “alcune organizzazioni ed individui” di “insultare il paese” .
    Che splendido sillogismo degno di un giocoliere della Città Proibita.

    Diverse opinioni e fatti vengono denunciati da un suo connazionale, Harry Wu 19anni ai lavori forzati nei Lager cinesi, i laogai, per sospetto anticomunismo.
    Nel libro “Controrivoluzionari” edito da San Paolo racconta di questi campi 1.045 in cui schiavi torturati alimentati con un tozzo di pane e un po’ di brodaglia producono di tutto dagli autobus ai pomodori, dai giocattoli ai casalinghi.
    Vi sono venute in mente bambole e scodelle dei lager nazisti? Attenzione : forse “state violando lo spirito olimpico”

    Un abbracio a tasti che invito insieme a tutti voi a discutere sul blog
    http://www.chinagameover.blogspot.com

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  24. unmadeinchina said

    Cara tasti ho inserito il link del tuo blog fra i link amici del mio nuovo blog che sto cercando di pubblicizzare e che si occupa sempre di problematiche riguardanti la birmania e le drastiche politiche del governo cinese.
    Ti sarei molto grato se anche tu volessi aiutarmi in questo.
    Un abbraccio
    paodam

    http://unmadeinchina.wordpress.com
    http://www.chinagameover.blogspot.com

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  25. Giulio said

    Non si schiavizzano gli esseri umani per trarre sporchi profitti, non si uccidono i neonati perché il regime ha detto che si deve avere un figlio, non si fanno lavorare i bambini nelle fabbriche perché devono mangiarci i porci, non si uccidono i monaci indifesi perché manifestano pacificamente per la libertà. Non si torturano le persone, non si torturano gli animali, non si inquina l’ambiente. NON SI FANNO QUETSE SCHIFEZZE. Mettere in evidenza è “IMPORTANTE” perchè oggi non è come ieri, la notevole possibilità della diffusione di informazioni con contenuti e realtà spesso poco conosciute, è un FATTO! Internet è proprio questo: intanto si legge e si sa (magari prima non si sospettava neanche), e sono convinto che c’è un enormità di persone che ancora non ha capito bene cosa accade in Cina, dei suoi prodotti che esporta criminosamente in tutto il mondo, dell’inquinamento che sta arrecando all’intero pianeta.
    Le OLIMPIADI 2008 sono un evento di rilevanza MONDIALE, e come tale va sfruttato! Quindi tutti devono sapere quello che stanno vedendo.

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  26. tasti said

    @Unmadeinchina … nel mio piccolo faccio quel che posso.

    @ Giulio… non ho colto il senso dell’intervento. ma provo a risponderti lo stesso.
    Molta gente non sa un casino di cose. Pensa, ad esempio, sui vaccini contro il cancro alla cervice dell’utero sono pochissimi quelli che sanno cosa sta succedendo. Non sai niente nemmeno tu? Te lo spiego: è una sperimentazione a livello mondiale. Hai presente? Metà della popolazione femminile mondiale sta ricevendo un vaccino di cui non si conoscono gli effetti. Una azienda farmaceutica sta spostando capitali pari a quelli che solo i conflitti armati riescono a spostare, un’azienda farmaceutica coinvolta in un processo per aver ritardato di anni il ritiro di un farmaco pericoloso dal mercato, che pare abbia causato 27.000 decessi.

    Quindi ti dò ampiamente ragione: internet è uno splendido strumento.

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  27. Giulio said

    Hai detto:

    “Questo movimento a favore della Birmania rischia di restare prigioniero dei blog e delle petizioni online … Sono stufa di stare ferma, al limite, sono stufa di partecipare a proteste ed iniziative che non fermano nulla …”

    Certo tasti! Internet è uno splendito strumento e per questo va utilizzato al meglio affinchè tutti (più persone possibile) possano conoscere ciò che accade. Semplicemente questo!

    Hai detto:

    “durante i giochi olimpici si sospendevano le guerre, credo che dovrebbe essere una tradizione da rispettare, non sono d’accordo con la sospensione.”

    Così si fa il loro “sporco gioco”, non ti pare? Immagina la differennza tra:

    tutti che vanno e nessuno dice niente;
    tutti che vanno e qualcuno inizia a dire qualcosa;
    qualcuno che non va e più di qualcuno che inizia a dire qualcosa;
    nessuno che vada …

    Per portare un problema all’attenzione mondiale, quale di queste soluzioni sarebbe la migliore?

    🙂

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  28. tasti said

    @Giulio… beccata, avrei dovuto rileggermi tutto dall’inizio! 😀

    Ho anche scritto che ho problemi personali che mi distraggono, ma va bene, non sottilizziamo.

    Intendi dire che non ho aderito alla campagna di boicottaggio delle olimpiadi, vero? Non formalmente leggendo il post per intero, hai ragione, quindi rettifico la mia posizione:

    BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI

    ma non ne sono convinta, mi dispiace, aderisco ma senza la forte convinzione che questo sia lo strumento giusto. Hai ragione sul livello di attenzione diverso che questo comporta: boicottiamo le olimpiadi è un titolone. Ma cominciare a boicottare le olimpiadi per premiare o punire le nazioni…. su questo ancora non riesco, sono vecchiotta sai? io sono cresciuta col rispetto profondo delle Olimpiadi e del senso delle Olimpiadi. Erano super partis le Olimpiadi, a me piacerebbe restassero tali.

    Sono state 14.000 le sottoscrizioni di una petizione fatta in Cina per la ratifica della Convenzione ONU sui diritti Civili e Politici.
    C’è da dare anche solidarietà ad un popolo. C’è da dire Io sto col popolo cinese. C’è anche da raccontare di questo popolo che “ci sta invadendo”, credo sia la forma di razzismo più diffusa ormai almeno in Italia il dagli al cinese è lì che cova, io lo sento, tu no?

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  29. Giulio said

    Si tasti, siamo ASSOLUTAMENTE con il popolo cinese e bisogna dirlo eccome, e proprio per questo bisogna essere freddi, razionali, spietati! Siamo con tutte quelle centinaia di milioni di persone oppresse, sfruttate, uccise, torturate, con tutti quei bambini che non possono giocare liberi su di un bel prato verde perché devono lavorare come fossero schiavi! E come se non bastasse, anche con quei monaci e con tutti coloro che devono subire questa sporca dittatura che non guarda in faccia a nessuno, che non ha pietà per nessuno.

    Giusto tasti, sottolineiamo bene questo passaggio:

    Si combatte chi sfrutta il popolo cinese, e non “il popolo cinese”, e chi sfrutta il popolo cinese è:

    la dittatura, con tutti i suoi gerarchi nazi-comunisti;
    le multinazionali che fanno affari con loro;
    gli imprenditori che fanno affari con loro;
    tutti coloro che appoggiano, utilizzano e sfruttano anche indirettamente la popolazione schiava!

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  30. Giulio said

    tutti coloro che li appoggiano e utilizzano e sfruttano, anche indirettamente, la popolazione schiava!

    scusa, “correggere”!!!!

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  31. paodam said

    Bentornata tasti……

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  32. tasti said

    @giulio… siamo d’accordo su tutto… cantiamo insieme l’Internazionale? (battuta)
    😀

    @paodam… grasie…
    😀

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  33. Salve,

    scrivo da parte di una piccola – e volontaria – redazione di Roma, che manterrà per tutto il periodo delle Olimpiadi – e speriamo anche dopo – il sito http://www.olimpiadi-pechino.org .

    Tale sito servirà a trattare il tema ed il periodo delle “Olimpiadi” sia dal punto di vista sportivo, ma soprattutto dal punto di vista dei diritti umani e della situazione politica della Cina.

    Dato che tutto il lavoro è autofinanziato e gratuito, cerchiamo visibilità tramite una rete di “siti” che – in un modo o nell’altro – trattano argomenti inerenti ai nostri.

    Come prima opportunità chiediamo un semplice scambio di link, che ci renderà felici se in futuro diventerà una collaborazione più solida.

    Nel caso in cui non siate interessati grazie comunque per il tempo dedicatoci.

    Grazie,
    Staff – http://www.olimpiadi-pechino.org
    info@olimpiadi-pechino.org

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