L’uomo in blocco


Questo post riprende una conversazione avvenuta ieri tra me, Mononoke e Mariottola . Ma anche la canzone di De Gregori, Pezzi di vetro, che nel post precedente non ho voluto inquinare di commenti.

Il tema della conversazione: uomini, per quanto mi riguarda argomento teorico per eccellenza di cui adoro disquisire, almeno per tenere vivi i ricordi.

Devo informarvi che siamo già al punto di confidenza tale da permetterci di confidarci i primi amori.  Actarus il mio. Con tanto di gelosia per Venusia e sogni di un’astronave che mi portava via (si, perchè Goldrake era questo: un’astronave, potente macchina da guerra per altro, ma pur sempre un’astronave che poteva portarti via. Moderno cavallo corredato di pricipe azzurro, nella mia infanzia nessuna anomalia)

Negli anni i miei gusti sono tragicamente caduti in basso, prima via il cavallo, poi via il grado di nobiltà, poi via il portami via, ed infine via l’azzurro.

Tra le fortune dell’avere il piede negli anta c’è che l’aver  conosciuto l’intellettuale animale, stadio dell’evoluzione prima dell’intellettuale in crisi da cui discende il moderno uomo in blocco. L’intellettuale animale, solitamente di sinistra ma anche di destra, era quell’esemplare di perfetto maschio, l’equilibrio tra spinte opposte, l’armonia degli opposti. Sapeva leggere, scrivere, meditare, elaborare, trarre conclusioni che non entravano in conflitto con i presupposti. Il neo, poichè il neo c’è sempre, era l’assoluta mancanza del senso del possesso altrui, quest’uomo doveva donarsi e, sinceramente, ne aveva ben motivo.

Finì fin troppo presto ed arrivò l’uomo in crisi, le donne leggevano, scrivevano, meditavano, elaboravano, traevano conclusioni che non entravano in conflitto con i presupposti e si donavano. Sul “si donavano”  chiederei un minuto di raccoglimento. Perchè probabilmente fu il motivo.

L’uomo intellettuale che si donava non la prese bene che la donna intellettuale si donasse e scoprì che i presupposti erano in realtà una buona scusa per sé e un pessimo affare se applicati dalla propria compagna.

Venne l’uomo in crisi, da cui se avete buon senso scapperete immediatamente perchè non è solo logorante, toglie sapore alla vita  (la vostra)e si nutre dei pensieri (i vostri) lasciandovi inebetita a chiedervi quale sia il presupposto per cui tu mi tradisci, tu soffri ed io devo confortarti. E se io non ti tradisco ma ti informo in tempo che ho una sbandata, un interesse, una voglia, uno sfizio…. lacrime. Fiumi di lacrime. Fiumi di lacrime se mi tradisci. Fiumi di lacrime se manifesto la vaga possibilità che ti lasci. Fiumi di lacrime se ti sei innamorato di un’altra ma non vuoi perdermi. Fiumi di lacrime… con estrema calma, senza una sola lacrima, avvicinatevi all’uscio e fuggite, cambiate numero di cellulare, città, amici.

Poi venne la crisi dell’uomo in crisi.

L’uomo in blocco.

Tale essere, che potremmo tranquillamente mettere in teca e passare oltre, purtroppo si è diffuso che manco una pandemia. Vive di parole che non dice, di voglie che non sazia, di donne che non incontra. Non è pericoloso per la donna perchè, sempre che ci si arrivi, non va oltre il primo appuntamento in cui inevitabilmente sarà splendido, brillante, coinvolgente. Per una volta si può. Chiaro che non ci sarà il benchè minimo contatto fisico. Dell’uomo in blocco tutto si può dire tranne qualcosa della sessualità che resta misteriosa, evanescente, come d’altra parte è lui, tolto il misterioso,… e pure l’evanescente.

Poichè manco dal sud da 6 anni non ho grande cognizione di causa sulla situazione maschile attuale, io sono ferma all’uomo in crisi presente in modo leggero, diciamo un esemplare ogni 100, spero che si siano avute evoluzioni diverse… anche perchè farei una pessima figura dopo aver detto che il sud comunque resta un’oasi felice per la donna.

actarus

Pare che al Nord Italia invece fosse diffuso il tipo “golosello“, probabilmente variazione diluita dell’ingordo esemplare meridionale, se avete altre notizie inviatene pure…  

… Per i meno attenti: questo è un post a blog unificati, troverete i corrispettivi in Mononoke, post mercoledì, maggio 02, 2007 “ e Mariottola, post “golosello ed altre amenità“….

… continua con l’uomo in blocco parte 2

9 commenti »

  1. mononoke said

    onore al merito a te cara tasti.. il meglio dei tre senza mbra di dubbio.. baci baci

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  2. tasti said

    Splendida idea i blog a post unificati, mi sono divertita e credo siano usciti fuori tre post che ci descrivono, tutto sommato, ma una cosa te la devo proprio dire: tu sai dipingere con le parole ha detto qualcuno oggi … è vero, e i tuoi quadri sono fatti di luce. Abbraccio.

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  3. demone said

    Non so dirti se sia stata esattamante la prima, ma la cara sorellina del tuo cavaliare galattico – al secolo Maria Grace Fleed – è una delle prime figure femminili di cui mi sia “invaghito” [Notasi Virgolette]. Come tutte le cose ad 8 anni, è durata poco.

    Quanto hai profili che tracci, prima di collocarmi mi sa che dovrò pensarci ancora un po’ su… (così nel frattempo cullo l’illusione di non appartenere a nessuno di essi 🙂 ).

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  4. tasti said

    @demone:
    I profili sono relativi ad una tipologia precisa di Homo, ma se ti ritrovassi in uno di essi (a meno di non star parlando dell’intellettuale animale perchè ci riempirebbe il cuore di gioia sapere che ancora ce n’è e che l’evoluzione può evolversi per altre vie…) ti consiglierei di non farti venire la crisi dell’uomo in crisi perchè si scopre in blocco… saresti una nuova forma mutante e dovrei studiarti 🙂
    Dimenticavo: ottima scelta Maria, ma… sicuro che sia durata poco? Io un Actarus lo incontrerei ancora moooolto volentieri… magari con un mezzo di trasporto meno vistoso.

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  5. Mariottola said

    più lo leggo e più mi chiedo perché non ti ho conoscita qualche anno fa quando solo l’uomo in blocco mi capitava di incontrare…perché l’uomo in crisi va bene, almeno una qualche soddisfazione ce la riesci a cavare, ma tutti gli uomin in blocco che ho incontrato nella mia vita chi me li scala dalle tasse adesso?!?!?

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  6. tasti said

    non sono deducibili, ovviamente…
    Ma…ecco…. adesso se mi riscopro ad apprezzare quel rottame dell’uomo in crisi mi vien male, non hai idea di come mi sia ridotta per farlo entrare in crisi e poi riuscire a scappare…. (eheheh)… infatti non ci siamo incontrate prima perchè ho smosso da poco la latitanza… e capisci perchè mi piace la paranza….

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  7. Mariottola said

    😀
    grande Tasti

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  8. […] post hanno una storia strana, lo saprete già tutti, per me la prima storia strana arriva con l’uomo in blocco, non commentato, ma discusso e ripreso  più volte, linkato da chi non conosco, linkato senza […]

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  9. […] L’uomo in blocco parte 1 […]

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